7.3.13

Giornata Internazionale della Donna: Manifesto delle donne mapuche di Temuco

Siamo diverse donne mapuche, di differenti posti e luoghi, ma unite dalle nostre antiche linee di discendenza e dalle nostre terre, nel passato e nel presente. Per la resistenza cosciente e perché cerchiamo una vita migliore, il Kume Mongen, e il Kume felen [concetti filosofici della cultura mapuche che simboleggiano rispettivamente il "vivere in salute" e il "benessere in armonia"]. Equilibrio tra forze naturali e spirituali, tra individui e comunità.

Siamo i pilastri fondanti del nostro popolo mapuche, anche se in quello che facciamo non ce ne accorgiamo. Per molto tempo abbiamo protetto la biodiversità dei nostri territori, riprodotto la nostra cultura e la lotta del nostro popolo nei nostri figli, siamo quelle che coltivano e curano le terre, ma siamo anche quelle a cui mancano più di tutti, qualsiasi diritto di proprietà, siamo anche quelle che vivono nelle città, prodotto dell' usurpazione della nostra terra, dove promuoviamo la creazione artistica e cerchiamo di mantenere i legami di unione e di affetto nelle nostre famiglie.

Nel corso della storia abbiamo avuto momenti molto difficili dove a dominare era la violenza; quante donne colpite, assassinate, violentate, bruciate vive. La discriminazione e il razzismo furono alla base dell'occupazione e dell'usurpazione dei nostri territori e della spietata operazione per rimuovere lo spirito mapuche, cancellando l'elemento della diversità attraverso l'educazione scolastica e le religioni ora vigenti.
Siamo stigmatizzati come popolo Mapuche e come corpo sociale, siamo chiamati terroristi, abbiamo fratelli imprigionati, comunità militarizzate, incessanti perquisizioni contro le comunità. Abbiamo giovani mapuche che sono stati torturati e assassinati alle spalle e che fino ad oggi sono rimasti senza nessuna giustizia. Ragazze, ragazzi, donne e anziani sono le principali vittime di questi continui abusi. Questo perchè in Cile vige ancora una legge creata ai tempi della dittatura, e che oggi viene usata per risolvere la questione mapuche. Chiediamo che la legge antiterrorista sia sostituita da strumenti più giusti e dialoganti; che la legge non si basi su testimoni senza volto e su false congetture.
Oggi noi non possiamo rimanere indifferenti di fronte alle vessazioni che stanno soffrendo le nostre machi [la Machi è una figura femminile legata alla cultura mapuche, simile agli antichi sciaimani del nord america, esperte nell'uso di erbe medicinali, nel preparare infusi, e utilizzare canti e danze a beneficio della salute della comunità] e i nostri rappresentanti tradizionali . La lotta Mapuche è una lotta per la vita. Le rivendicazioni mapuche sono di carattere politico, non siamo terroristi; ci stanno solo a cuore la salute e il benessere delle nostre famiglie. Oggi molte machi non trovano spazi per coltivare le erbe, le piante medicinali stanno scomparendo, la biodiversità che è la grande eredità che ci ha lasciato un antico popolo sta scomparendo. Ciò è causato dal degrado ambientale, dove c'erano foreste ci sono dighe, salmoniere e altri mega-progetti delle grandi compagnie, responsabili di questo degrado.
La Pace e la giustizia sociale sono legate al riconoscimento dei nostri diritti come popolo, fino ad oggi non esistono politiche chiare, o programmi di azione che non siano un disconoscimento della situazione specifica del modello di vita delle donne dei popoli indigeni . Non ci sono risorse economiche destinate esclusivamente allo sviluppo di programmi in difesa della vita delle donne mentre con angoscia e disperazione vediamo lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali. La distruzione della madre terra minaccia la nostra economia e la nostra vita, ciò ci porta a vivere in una situazione di povertà e la povertà estrema ha come conseguenza la migrazione verso le città in cerca di migliori condizioni di vita.
Vogliamo relazioni basate sul Kume felen, sull'amore, sulla valorizzazione e la condivisione di ciò che oggi affrontiamo con unità e con un impegno forte e disinteressato. Questo a tutti i livelli. Vogliamo che gli uomini del nostro popolo rispettino e valorizzano le donne. Sviluppare programmi tesi a garantire la pace, il superamento e l'eliminazione della povertà, la non-violenza, per raggiungere gli ideali più grandi ossia il pieno godimento dei diritti umani.

Vogliamo che la nostra lingua sia promossa in tutta la società cilena, così come tutte le lingue dei popoli indigeni che vivono oggi in Cile, che esista una politica generale per la divisione delle terre, specialmente per le persone che vivono in città per motivi involontari e  che desiderano tornare, e per le donne che necessitino di tale sostegno.
Chiediamo alla società cilena di svegliarci dal letargo nel quale ci tiene, di riporre più attenzione verso le risorse naturali che ha il paese e verso tutte le questioni a cui teniamo; salute, istruzione, benessere, lavoro, attenzione rispetto alla produzione e all' alimentazione. Non possiamo più tollerare che tutto il nostro benessere venga sacrificato in nome di un falso progresso, a solo beneficio di un gruppo di famiglie.
Le donne mapuche esigono diritti, dignità, verità e giustizia per vivere in armonia e pace.

In questa giornata viva tutte le donne, viva le donne Mapuche, viva il popolo Mapuche.


traduzione CG

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