24.2.12

Non votare (2)

A Genova è tempo di elezioni, dopo la sit-com delle primarie del centrosinistra ci aspettano ancora mesi di noiosa e patetica campagna elettorale.

Cosa c'è di nuovo?

Nulla. Se non che la crisi ha fatto cambiare alcune abitudini ai protagonisti del baraccone elettorale. Fino a qualche anno fa i manifesti elettorali erano pieni di promesse e impegni dei politicanti di turno. Oggi tutte quelle belle parole sono sparite lasciando spazio ai grandi loghi dei partiti e alle facce dei contendenti: sanno benissimo che non riuscirebbero a mantenere ogni genere di promessa.
Ripetono come un leit motiv della necessità di rinnovamento e pragmatismo spacciando il vecchio per nuovo. Da parte nostra possiamo dire tranquillamente: "l'opportunismo continua"...

Non ne facciamo una questione di scelta di "programmi" o candidati, di moderati o progressisti, di giovani o vecchi: chi vincerà farà inevitabilmente i conti con la propria borghesia di riferimento difendendone gli interessi e i privilegi.
Agiamo in proprio, lottiamo contro il capitale, l'alternativa altrimenti è quella di pagare il prezzo della loro crisi a testa china. Dalla fase attuale emerge la necessità di organizzarci autonomamente per affrontare a testa alta le loro misure e riforme che di tornata in tornata, tra un sindaco e l'altro ci vengono imposte.

C/O Tensione/ Combat - Genova

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