17.2.12

E la folla applaude i "Black Block"...

Cara è costata, ai politicanti greci, l'approvazione del pacchetto di risparmi, voluto dall'unione europea (in particolare dalla germania), per "far uscire dalla crisi" la Grecia.
Ad Atene, fuori dal parlamento, i giorni precedenti, una folla sempre più grande si raccoglieva. La tenzione cresceva, con i primi tafferugli, fino a sfociare domenica 12 febbraio (quando è stato approvato il pacchetto), dal pomeriggio fino a notte inoltrata. Una guerriglia di intensità, radicalità e partecipazione popolare sorprendenti anche per tale paese, ormai abituato da anni a scene simili.
Gli scontri si sono estesi in varie città, con l'occupazione e l'incendio di banche, grandi magazzini, municipi ed altri palazzi governativi. Ad Atene, alle 23:05, è stata saccheggiato un negozio d'armi. Sono, poi, stati sequestrati dei poliziotti in moto (che sono state bruciate).
La cosa più "strana", almeno per chi ragiona secondo le belinate di giornalisti e politicanti, è stata che la cosi detta "gente normale",  spinta in piazza perchè non arriva più a fine mese, ha applaudito i "teppisti", "incappucciati", "black block". Infatti, nel pomeriggio della domenica, c'è stato un lancio simbolico di mandarini contro la celere, fatto da persone in linea di massima pacifiche, ma esasperate. Per tutta risposta c'è stata una carica polizesca. Da quel momento sono cominciati gli scontri "seri", con la comparsa dei "black block", accolti con solidarietà e complicità da tutta la piazza. E tutti insieme (buoni e cattivi quì non ci sono) hanno respinto la polizia, dando inizio ad una lunga giornata di riappropriazione della propria dignità, caplestata dalla crisi capitalistica. Forse il tracollo economico, e la crescente rabbia sociale diffusa, ha fatto capire al resto dei manifestanti, ma anche alle persone comuni, che i nemici non sono quelli che si coprono il volto e danno battaglia per le strade, ma che i veri criminali sono quelli che siedono in parlamento, come lo sono tutti i capitalisti ed i loro servitori politici.
Cosa ancora più strana, è che tale episodio di fraternizzazione fra "teppisti" e "brava gente" è stato riportato, durante la cronaca degli scontri, niente di meno che da un giornalista de "La Repubblica", lo stesso giornale di infami, delatori e spioni che, insieme a "Libero", "Il Giornale", "L'Unità" e tutti gli altri, hanno scatenato, dopo gli scontri del 15 ottobre a roma, una caccia alle streghe per individuare chi aveva partecipato alle "violenze", sbattendo le loro foto in prima pagina, chiedendo (anche a parenti ed amici!!) di riconoscerli e denunciarli... molto civile per questi borghesi illuminati!!
Forse sperano che tali episodi rimangano confinati alla Grecia, o forse temono che, se mai cose del genere dovessero accadere dalle nostre parti, anche le loro redazioni potrebbero fare la fine di banche e municipi. Come meritano.

Per vedere il video di "Repubblica", in cui il giornalista ammette che la folla ha applaudito i teppisti e che la piazza era piena di "gente normale", e non solo i "soliti militanti", vai a:
http://www.youtube.com/watch?v=0U7xtJI1FLc
http://video.repubblica.it/dossier/crisi-euro-merkozy/mastrogiacomo-atene-sara-battaglia-ad-oltranza/87936/86329

Una veloce (e parziale) cronaca dei fatti.

La lunga notte del 12 febbraio: incendi e saccheggi


- Decine di banche ed altri edifici bruciano in Atene dopo le manifestazioni; forti scontri a Salonicco e Petra; la situazione sembra stia uscendo dal controllo.

- alla 1,06, il parlamento greco ha approvato il nuovo memorandum.

- 1,03, Dichiarazione della facoltà di legge occupata:
o decisa la continuazione dell’occupazione; chiamiamo la gente a scendere in strada e continuare a combattere;- niente è compiuto, tutto inizia ora.
o la facoltà di legge è il centro della lotta e continuerà ad esserlo.

- 0,22: manifestanti arrabbiati di Corfù hanno assalito gli uffici dei parlamentari socialisti Gerekou e Dendias (ex ministro Giustizia), e li hanno distrutti.

- 0,20: brucia il municipio di Volos; poco prima della gente ha assalito l’ufficio locale delle imposte, distrutti molti documenti.

- 0.7 manifestanti ad Atene attaccano la stazione di polizia Exarcheia.
- 23,45 il centro di Atene è coperto dal fumo dei gas lacrimogeni; continuano gli scontri e le strade sono piene di gente

- poco prima molti manifestanti hanno cercato di attaccare l’abitazione dell’ex primo ministro Costas Simitis, scontri con la polizia a guardia.

- Prima un gruppo di manifestanti ha cercato di invadere la stazione di polizia dell’Acroipoli; i poliziotti hanno difeso la sede, ma parecchi di loro feriti, vetture della polizia bruciate.

- Bloccata da manifestanti una unità di polizia su motociclette, ribaltate.

- 23,10 impossibile calcolare il numero dei manifestanti ad Atene, centinaia di migliaia.

- 23,07, bruciato l’edificio di Marfin bank

- 23,05 saccheggiato un negozio di armi ad Atene

- 23,02 confermata l’occupazione del municipio di Atene, poi arrestati dai poliziotti

- 22,40 la polizia attacca la facoltà di legge, almeno 200 persone bloccate dentro.

- 22,30 almeno 20 manifestanti e 30 poliziotti feriti

fonte: Rossa Gioventù

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