8.5.12

Napoli - Laboratorio Politico Iskra: Bilancio e Prospettive dopo il 1° Maggio


Dopo settimane di preparazione ed attraverso il coinvolgimento di numerose realtà del territorio e di tutta la città, il corteo flegreo del 1° Maggio si è dimostrato un successo. Migliaia di persone in piazza, in un corteo aperto da numerose vertenze lavorative (come Tirrenia e Sepsa) e disoccupati. Siamo riusciti a mettere in campo un corteo realmente di classe - come dimostrano le realtà aderenti accennate prima-, a differenza della moltitudine di appuntamenti presenti su tutto il territorio nazionale escludendo pochi casi come quello di Pioltello e Torino.

All’interno di un contesto come quello napoletano e flegreo, abbiamo provato a sanzionare tutti i principali punti sensibili della zona, consapevoli che ad ogni segnalazione è necessario che corrisponda una battaglia di ampio prospetto: dalla stazione della linea 6 della metropolitana (la linea fantasma) per sottolineare lo spreco di soldi per il trasporto pubblico a favore di opere inutili, passando per le sanzioni alla Fiat (simbolo delle nuove ricette di sfruttamento introdotte dal piano Marchionne) e al collocamento (sul tema disoccupazione); fino ad arrivare ad entrare dentro i cancelli di Bagnoli Futura, segnalando la zona d’interesse maggiore per tutta la città di Napoli.
Siamo convinti infatti dell’importanza che ha avuto lo svolgimento di questo corteo all’interno della zona flegrea. La zona di Bagnoli-Cavalleggeri-Fuorigrotta, oltre a rappresentare da sempre un baluardo della coscienza di classe e della tradizione operaia, è di fatto una delle più vaste aree soggette a riqualificazione dell’intero Sud Italia, e una della più grandi d’Europa. A 30 anni oramai dalla dismissione dell’Italsider e di tutte le fabbriche della zona, non un solo posto di lavoro è stato creato all’interno del quartiere, nonostante le possibilità scaturite dal necessario lavoro di bonifica, che oltre a non decollare è estremamente infruttuoso, visto che si continua a edificare e speculare sulle zone inquinate, disinteressandosi completamente delle necessità della popolazione flegrea. E’ proprio per questo che questo corteo deve necessariamente risultare semplicemente un punto di partenza per una lunga battaglia che deve coinvolgere tutte le realtà di classe che condividano l’attenzione sui temi della disoccupazione e del disastro ambientale, per poter creare all’interno di questo territorio non solo delle parentesi di una stentata opposizione ai piani del padronato, ma per mettere realmente in piedi un percorso che porti alla conquista di ciò che da 20 anni ci viene promesso, ma che ovviamente risulta non essere assolutamente realizzato.
Riuscire a portare in piazza una tale composizione, in un corteo promosso quasi esclusivamente da realtà autorganizzate, è di estrema importanza nell’ormai disastrato scenario del fronte di classe, sempre più devastato da politiche opportuniste e riformiste. Forse è banale sottolineare come lo scenario in cui rientra tutto il nostro dibattito politico deve essere comunque più globale, italiano ed europeo, soprattutto alla luce anche delle ultime elezioni avvenute in Grecia e in Francia, che fotografano la difficoltà ad organizzare una vera opposizione ai piani dell’Europa. Solo attraverso la coesione delle lotte dei lavoratori, degli studenti e dei disoccupati, è possibile riuscire a portare avanti le più semplici rivendicazioni del proletariato, a maggior ragione in un periodo di crisi, dove tagli e sacrifici sono le uniche alternative propinate dai padroni, da chi questa crisi l’ha creata. La nostra soluzione alla crisi c’è: rovesciare interamente questo sistema economico! I passi sono lunghi e le strategie ancora completamente da delineare, ma il primo passo e riportare al centro del dibattito delle realtà di classe l’importanza della ricomposizione del fronte di classe, un tentativo di cui siamo convinti che anche se solo in minima parte questo corteo ha rappresentato.

BASTA TAGLI E SACRIFICI
NON ABBIAMO GOVERNI AMICI

Laboratorio Politico Iskra

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