Questa mattina, mentre gli operai della Logistica Algua di Basiano
stavano presidiando i cancelli, i carabinieri hanno violentemente
caricato, provocando scontri che hanno causato numerosi feriti.
Solo con l’uso dei lacrimogeni, sparati in tutte le direzioni e ad altezza d’uomo, le “forze dell’ordine”, hanno potuto sgombrare i cancelli, permettendo così l’ingresso di un pulmann di crumiri, appositamente fatto arrivare dalla cooperativa subentrante, La Bergamasca, per sostituire i lavoratori in sciopero.
Questa è la loro legge: la legge della rapina, del furto, dello sfruttamento selvaggio. Questa è l’unica legge che lo Stato democratico vuol far rispettare…
Decine e decine di lavoratori immigrati, di ogni etnia e credo, di ogni provenienza ed età, selvaggiamente pestati per permettere ad un pugno di malavitosi di imperare in questo settore facendo lauti profitti sulla pelle dei proletari.
Ma queste lotte dimostrano che reagire si può, che non tutto è perduto, che non tutti sono disposti a rassegnarsi ad un futuro di lavoro sottopagato, minacciato dai ricatti, preda di ogni sopruso.
Un futuro che non possiamo consegnare così alle generazioni che verranno.
Occorre alzare la testa, seguendo l’esempio di lotta e di determinazione di questi operai di Basiano.
Per lottare contro lo sfruttamento.
Per lottare per il superamento di ciò che lo genera, il capitalismo!
Solo con l’uso dei lacrimogeni, sparati in tutte le direzioni e ad altezza d’uomo, le “forze dell’ordine”, hanno potuto sgombrare i cancelli, permettendo così l’ingresso di un pulmann di crumiri, appositamente fatto arrivare dalla cooperativa subentrante, La Bergamasca, per sostituire i lavoratori in sciopero.
Questa è la loro legge: la legge della rapina, del furto, dello sfruttamento selvaggio. Questa è l’unica legge che lo Stato democratico vuol far rispettare…
Decine e decine di lavoratori immigrati, di ogni etnia e credo, di ogni provenienza ed età, selvaggiamente pestati per permettere ad un pugno di malavitosi di imperare in questo settore facendo lauti profitti sulla pelle dei proletari.
Ma queste lotte dimostrano che reagire si può, che non tutto è perduto, che non tutti sono disposti a rassegnarsi ad un futuro di lavoro sottopagato, minacciato dai ricatti, preda di ogni sopruso.
Un futuro che non possiamo consegnare così alle generazioni che verranno.
Occorre alzare la testa, seguendo l’esempio di lotta e di determinazione di questi operai di Basiano.
Per lottare contro lo sfruttamento.
Per lottare per il superamento di ciò che lo genera, il capitalismo!
COMUNISTI PER l’ORGANIZZAZIONE DI CLASSE- COMBAT NORD
fonte: Combat-coc.org
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