La borghesia vuole la pace? Che si converti in classe
operaia! Vogliono la pace coloro che sono l'autorità? Non hanno che da
togliersi i loro vestiti e prendere, da uomini, il piccone e pala,
l'aratro e la zappa!
Perché finché ci sarà disuguaglianza, mentre pochi
lavorano per altri che consumano, finché esisteranno le parole borghesia e
plebe, non ci sarà pace: ci sarà guerra senza tregua, e la nostra
bandiera, la bandiera rossa del popolo, continuerà a sfidare i
proiettili nemici, sostenuta dagli eroi al grido di: «¡Viva Tierra y
Libertad!»
In Messico, le rivoluzioni politiche sono passate alla storia. I cacciatori di lavoratori sono fuori dal loro tempo. I lavoratori coscienti non
vogliono più parassiti. I governi sono parassiti, per questo gridiamo: Morte al governo!
Compagni: salutiamo la nostra bandiera. Non è la bandiera di un
solo paese, ma di tutto il proletariato. Contiene tutti i dolori, tutte
le torture, tutte le lacrime, così come tutta la collera, tutte le proteste,
tutta la rabbia degli oppressi della Terra.
Ma questa bandiera non porta con sè solo dolore e collera; è un
simbolo di rinnovata speranza per i poveri, in essa è contenuto un mondo tutto nuovo per
i ribelli.
Nelle sue umili dimore, il lavoratore accarezzando la testa dei suoi
figli sognando entusiasto che queste creature una vita migliore di quella finora
vissuta; non ci saranno più catene; non avranno più bisogno di vendere
le loro braccia al ladro borghese, né di rispettare le leggi della
classe parassitaria, né gli ordini dei mascalzoni che si fanno chiamare autorità.
Ricardo Flores Magón
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