Il comunicato dei compagni del Laboratorio Politico Iskra di Napoli colpiti in questi settimane da un'infame campagna mediatica dei soliti pennivendoli tesa a screditare una delle poche realtà politiche essa stessa espressione di un territorio che da anni sta conducendo un esemplare percorse di lotte e rivendicazioni a fianco di lavoratori, disoccupati, studenti, contro ogni polititicantume borghese. Ai compagni napoletani tutta la nostra solidarietà.
Sono passate tre settimane dalla grande
risposta di piazza con cui Bagnoli ha mandato un inequivocabile avviso
di sfratto per Renzi e i suoi luridi servi del PD napoletano, ma
evidentemente queste settimane non sono state sufficienti al quartier
generale del partito di Confindustria e degli speculatori per digerire
il boccone amaro e capire che il quartiere che per 20 anni ha subito
passivamente i loro scempi e i loro crimini, oggi gli sta presentando il
conto e pretende la loro cacciata a furor di popolo.
Dopo che il movimento contro lo
SbloccaItalia anche nei giorni successivi al 7 novembre ha prontamente
rispedito al mittente i tentativi di criminalizzazione e i teoremi
repressivi orditi a Palazzo Chigi e strombazzati ai quattro venti dai
gregari locali di Renzi in una macchina del fango che è giunta fino
all’ultimi valvassini di stanza a Palazzo San Giacomo e alla X
municipalità, ecco che questi ultimi, impotenti di fronte al disprezzo
crescente nei loro confronti, si giocano l’ultima carta: additare il LP
Iskra quale regia occulta degli episodi di vandalismo e bulloneria
avvenuti negli ultimi giorni in alcune scuole occupate.
Ma il PD napoletano dev’essere messo
davvero male se per rendere credibile il suo ridicolo e sbilenco
Tribunale dell’Inquisizione è costretto addirittura a rifugiarsi sotto
la sottana della mediocre ed isterica Anna Mazzarella, preside dell’ITC
Giordani reinventatasi per l’occasione novella giustiziera della notte a
caccia del “pericoloso studente in occupazione” contro la macelleria
sociale messa in atto del suo amato premier , o di un vecchio arnese del
bassolinismo quale l’ex assessore Angela Cortese…
Questi infimi personaggi in cerca
d’autore (o meglio di scoop giornalistico) non hanno neanche il minimo
senso del pudore: decenza vorrebbe che tacessero di fronte alla fitta
ragnatela di interessi privati che accompagna le loro biografie
pubbliche e private.
Dietro il volto di “eroina della
legalità” di cui Anna Mazzarella vorrebbe ammantarsi si nasconde il
volto putrido di una casta di intoccabili che da anni regge i fili del
potere napoletano, dietro i suoi intenti giustizialisti si nasconde il
volto di Eugenio Mazzarella, vecchia cariatide del baronato napoletano e
sodale del più celebre Paolo Macry (già distintosi nelle scorse
settimane per le sue violente sfuriate contro il movimento del 7
novembre), e che non a caso è sul libro paga del PD nelle vesti di
deputato.
Mentre il caro Eugenio a Montecitorio
cancella con un colpo di pulsante i diritti dei lavoratori conquistati
con duri anni di lotta, e con un altro vota a favore della devastazione
ambientale e del saccheggio dei territori sanciti con lo Sblocca Italia,
la sorella sbraita contro gli studenti in occupazione addossandogli le
colpe di una serie di raid che evidentemente sono stati pianificati in
stanze molto vicine alle loro.
Tutto ciò non ci sorprende: si tratta
degli stessi personaggi che hanno simulato l’incendio di Città della
Scienza pur di poter ricostruire sulla spiaggia; si tratta degli stessi
personaggi che portano sulle loro spalle la responsabilità materiale,
politica e morale delle centinaia di morti di tumore a Bagnoli; si
tratta degli stessi personaggi che blaterano di giustizia ma non hanno
osato pronunciare una sola parola di condanna per la vergognosa sentenza
che ha assolto gli assassini dell’Eternit!
Ma anche questo non ci sorprende: con quegli assassini il PD ci è sempre andato a braccetto!
Stiano tranquilli questi piccoli allievi
di Goebbels: non è il LP Iskra che trama contro di loro, è l’intera
parte proletaria della città che è stanca di subire le loro
provocazioni, la loro ipocrisie, il loro marciume.
Il 7 novembre Bagnoli ha detto basta con
questi cadaveri in putrefazione: e i loro squallidi castelli accusatori
non serviranno a riportarli in vita!
Comunisti per l'Organizzazione di Classe - Napoli
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